La parola FOMO è l’acronimo di FEAR OF MISSING OUT ossia la paura di essere tagliati fuori.
Riguarda appunto la paura, una sorta di ansia sociale, caratteristica del nostro periodo storico digitalizzato. E’ una sorta di apprensione di essere tagliati fuori dalla vita sociale, dagli eventi a cui partecipano le altre persone e i nostri amici e di non essere presenti ad eventi importanti e gratificanti. E’ una sensazione che tutti noi abbiamo provato nella vita.
Il primo a studiare questa paura è stato Andrew Przybylsky con altri studiosi nel 2013 presso l’Oxford University.
Questa paura porta a rimanere sempre in contatto con gli altri attraverso i social network, allo scrolling compulsivo dei social e delle notifiche alla ricerca e al controllo delle attività delle altre persone. Questo può portare alla necessità di vedere compulsivamente ciò che fanno gli altri e alla conseguente convinzione che gli altri conducano una vita migliore della nostra.
E’ come se si creasse una distorsione della realtà in cui applichiamo costantemente un confronto tra la nostra vita reale e la vita degli altri sui social.
La paura di essere tagliati fuori dalla società o di non essere accettati è sempre stata presente ma si è amplificata nell’ultimo periodo con l’avvento dei social, che ci permettono di conoscere in tempo reale ciò che succede nel mondo ed essere quindi costantemente aggiornati sulla vita degli altri.
Chi è esposto maggiormente alla FOMO? Tutti ma in particolare gli adolescenti per i quali essere accettati dal gruppo dei pari e dagli altri è fondamentale.
Quali possono essere le conseguenze?
- Iperconnessione ai social
- Nomofobia (paura di essere o rimanere separati da proprio smartphone)
- Conseguenze negative sul benessere e sullo stato psicologico della persona
- Confronto continuo con le altre persone
- Possibilità di sviluppare una dipendenza da internet o da smartphone
Quali sono le strategie che possiamo mettere in atto?
- Dedicare solo qualche momento della giornata ai social network (evitare durante i pasti o nei momenti di pausa)
- Scegliere le attività piacevoli da fare
- Prestare attenzione a ciò che abbiamo avuto di gratificante e piacevole durante la giornata
- Prestare attenzione alle proprie emozioni
- Riprendere contatto con la realtà sperimentando maggiormente contatti off line
- Prestare attenzione ai propri valori e ai propri desideri
- Adottare un atteggiamento critico nei confronti di ciò che osserviamo sui social (non tutto ciò che viene pubblicato corrisponde alla realtà)
- Imparare a riconoscere l’ansia derivante dalla disconnessione
Dott.ssa Gloria Baio – Psicologa Psicoterapeuta
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