La pandemia da SARS-COVID19 ha avuto e continua ad avere conseguenze fisiche e psicologiche su tutta la popolazione, in particolare per chi ha contratto l’infezione con alti livelli di infiammazione.
L’impatto della pandemia è stato su più fronti, tanto da essere poi definita sindemia cioè un’epidemia sanitaria con conseguenze economiche, emotive, lavorative e sociali.
Alcune persone che hanno contratto una o più volte il COVID possono sperimentare e soffrire di quella che viene chiamata sindrome LONG COVID. Il long covid è una condizione clinica caratterizzata da segni e sintomi eterogenei che permangono o si sviluppano dopo circa 4 settimane dall’infezione acuta da SARS-COV2.
L’IMPATTO DEL COVID A LIVELLO FISICO E PSICOLOGICO
Le manifestazioni cliniche della sindrome long covid sono molto variabili e ad oggi non esiste un consenso unanime sulle caratteristiche, ma è possibile evidenziare sintomi come dispnea, tachicardia, cefalea e reflusso. Già prima dell’emergenza del COVID, queste erano tra le cause di consulto osteopatico per molte persone che ne hanno potuto trarre numerosi benefici.
L’osteopatia può inoltre contribuire a trattare disturbi cronici emersi o peggiorati a causa delle restrizioni per la pandemia, quali dolori muscolari e articolari, affanno, mal di testa e debolezza generale. La sospensione degli abituali controlli di salute, la sospensione dell’attività fisica, lo stress, il mantenimento di posture scorrette durante lo smart working hanno condizionato fortemente il nostro stile di vita, impattando sul nostro stato di salute.
In questi casi l’approccio manuale osteopatico risulta essere uno dei più consigliati: lavorando sul tessuto fasciale e muscolo scheletrico è possibile aiutare il tessuto toracico a recuperare la sua elasticità e quindi interrompere il circolo vizioso sul quale si sono instaurati quei dolori fastidiosi continui.
Il tessuto fasciale che attraversa il torace è infatti in stretta connessione con il cranio e la colonna lombare.
Uno dei capisaldi dell’osteopatia è proprio quello di intendere il corpo come un’unità che lavora in modo sincrono e in equilibrio, quindi quando una zona non è in equilibrio (in termini osteopatici è in disfunzione) il corpo si organizza di conseguenza generando stati infiammatori/disfunzionali.
Come può inoltre essere utile l’osteopatia?
- Intervenendo per migliorare l’espansione del torace e per alleggerire la tensione cervicale e lombare, migliorando la respirazione;
- Intervenendo con approcci più specifici e delicati del trattamento cranio sacrale per la stanchezza cronica e l’affanno;
- Aiutando il corpo a ristabilire un equilibrio del sistema nervoso autonomo e quindi alleggerire il senso di oppressione e la mancanza di fiato;
- Utilizzando trattamenti finalizzati a recuperare l’espansione della gabbia toracica, eliminare i dolori e ritrovare il benessere intestinale.
L’osteopata accompagna il paziente lungo il percorso per tornare il prima possibile alla normalità e fornisce gli strumenti per tornare a svolgere le attività quotidiane senza sentire dolore.
Il Coronavirus colpisce sia la salute fisica che quella psicologica; basti pensare alla paura o al senso di solitudine legati all’isolamento forzato.
Sicuramente avrete sentito parlare nei primi mesi post lockdown della “sindrome della capanna” cioè della difficoltà ad uscire di casa una volta allentate le misure restrittive. Chi ha sperimentato il COVID può continuare a sperimentare qualcosa di simile, con una difficoltà ad uscire di casa e un aumento delle misure precauzionali.
Sono stati evidenziati alcuni sintomi più psicologici della sindrome long covid che permangono dopo l’infezione e per alcuni mesi come:
- stanchezza;
- debolezza;
- fiato corto e affannoso;
- alterazioni dell’umore;
- stati di ansia;
- depressione;
- cefalea;
- insonnia;
- perdita di memoria.
Il long covid può quindi portare a problematiche ansiose, dell’umore e dell’alimentazione.
Come può aiutare la psicologia?
- A non colpevolizzarsi né giudicarsi per ciò che si prova
- A concentrarsi su piccoli obiettivi realizzabili
- A riconoscere, nominare ed accogliere le emozioni
- A comprendere ciò che sta accadendo
- A riacquisire le proprie risorse
Ci sono inoltre dei piccoli accorgimenti che si possono adottare:
- Rimanere nel presente
- Prendersi del tempo per sé
- Stabilire una regolarità negli orari
- Chiedere aiuto se ci sentiamo in difficoltà
Se anche tu vuoi “ripartire” e hai bisogno di un piccolo aiuto i professionisti dello studio saranno lieti di accoglierti, darti informazioni e ripartire insieme a te. Non esitare a contattarci!
Dott.ssa G. Baio – Psicologa Psicoterapeuta
Dott.ssa M. Meroni – Osteopata
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