Dall’unione delle due parole inglesi vegan + january deriva l’espressione veganuary: l’appuntamento annuale che copre l’intero mese di gennaio e invita a seguire per 30 giorni un’alimentazione vegana.
L’obiettivo, quindi, è di eliminare dalla propria dieta tutti gli alimenti di origine animale per tutto il mese di gennaio: non solo la carne e il pesce, ma anche le uova e i latticini, facendo più spazio ai cereali, verdura, frutta, e legumi.
Veganuary è un’iniziativa che prende il nome da un’associazione no-profit inglese: tenutasi per la prima volta nel 2014, l’evento è cresciuto negli anni coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone e arrivando a superare i 629 000 partecipanti nel 2022.
Perché proprio a gennaio?
“Anno nuovo, vita nuova!” come si suol dire: l’inizio di un nuovo anno è da sempre il momento in cui si fa spazio alle novità, ai nuovi progetti, si stila la lista dei buoni propositi e ci si concentra sui cambiamenti utili a prendersi cura della propria salute e del proprio stile di vita. È quindi il momento migliore per sperimentare con qualcosa di buono sia per noi che per il pianeta.
A cosa serve il Veganuary?
L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare quante più persone possibile all’alimentazione vegetale, ma anche diffondere e comunicare gli obiettivi del movimento vegan. Partire con una sorta di gioco può essere un’iniziativa interessante, coinvolgente e, perché no, anche divertente per moltissime persone che, in altri contesti, magari non avrebbero preso in considerazione l’idea di avvicinarsi all’alimentazione vegana.
Quindi se completo la sfida del Veganuary posso dire di essere vegano al 100%?
Non esattamente. Diventare vegani non è un gioco né una sfida social, ma una scelta ponderata e consapevole, che si basa su principi non solo alimentari ma anche etici che vanno ad abbracciare diversi ambiti del nostro stile di vita (dal tipo di vestiti che acquistiamo, alle scarpe che indossiamo, al tipo di vacanze che decidiamo di fare, solo per fare alcuni esempi).
Per quanto riguarda l’alimentazione, diventare vegani non significa semplicemente eliminare tutti i prodotti di origine animale dalla propria dieta. È necessario mettere in atto delle strategie alimentari (tecniche di cottura e preparazione, scelta degli ingredienti, varietà dei prodotti…) per garantire il raggiungimento dei propri fabbisogni di micro- e macronutrienti nel lungo periodo. Protrarre nel tempo una dieta vegana (non solo per 30 giorni quindi, ma per mesi ed eventualmente anni) porta ad un’inevitabile carenza di alcuni nutrienti fondamentali, come per esempio la vitamina B12.
Conclusioni:
Veganuary è senz’altro un’iniziativa valida e interessante per stimolare le persone ad approcciarsi ad un’alimentazione maggiormente plant-based. Ricorda però: con la salute non si scherza, ed è meglio evitare il fai-da-te.
Se scopri che la dieta vegana fa al caso tuo e decidi di prolungare questa bella esperienza del Veganuary oltre i 30 giorni di gennaio, considera di richiedere la consulenza di un professionista: la nutrizionista del centro sarà a tua disposizione per studiare un piano personalizzato che possa tutelare il tuo benessere e darti il giusto supporto per raggiungere i tuoi obiettivi di salute e sostenibilità ambientale.
Dott.ssa Francesca Bordina – Biologa Nutrizionista
Commenti recenti