Siamo arrivati ad agosto e questo per molti può voler dire VACANZA.
Molto spesso ci si prende poche pause durante l’anno sia per problemi lavorativi sia perché esiste ancora l’idea e il preconcetto che ci si possa fermare solo nel periodo estivo, e spesso solo in agosto. Questo altro non fa che caricare di aspettative, ansie e timori la vacanza tanto agognata.
Un periodo di pausa, di stacco e di relax ha ricadute assolutamente positive sul nostro benessere psicofisico.
Che sia una vacanza vera e propria come un viaggio o che sia lo stare a casa, il cosidetto staycation, lo staccare dalla routine, dal lavoro e dalle abitudini quotidiane permette al nostro corpo e alla nostra mente di rigenerarsi.
Il nostro cervello e le nostre capacità cognitive sono maggiormente attive durante i periodi di vacanza, poiché non sovraccaricati e in debito di energie a causa dello stress quotidiano. La mente ha cosi la capacità di creare nuove connessioni per la creazione di idee nuove e ispirazione maggiore. Sono sempre di più gli studi che dimostrano che una mente e un corpo riposato sono in grado di produrre sempre più idee e di beneficiare in termini di creatività.
A volte però diventa anche difficile pensare di dover ma soprattutto poter staccare per un periodo più o meno lungo di tempo; siamo talmente immersi nelle cose da fare che quasi ci sentiamo strani o inefficienti nello stare senza fare. Il non fare spesso spaventa perché vuol dire stare a contatto con la noia e con i propri pensieri.
La vacanza o comunque il periodo di stacco comporta un cambiamento che spesso crea disagio o timore o addirittura evitiamo.
Il fermarsi inoltre implica maggiori possibilità e tempo di “sentirci” e di ascoltarci, che spesso non abbiamo la possibilità o non ci concediamo di fare durante l’anno.
Come possiamo goderci al meglio la vacanza:
- Scegliamo tipologie di vacanza che ci rappresentino e corrispondano ai nostri gusti e desideri;
- Pensiamo a qualcosa che normalmente non abbiamo il tempo di fare, non possiamo o non ci concediamo di fare e mettiamola in pratica, come leggere il libro fermo da mesi sul comodino, fare una passeggiata, visitare un luogo che ci interessa, non mettere la sveglia ecc;
- Disattiviamo, se possibile, le applicazioni o le notifiche inerenti il nostro lavoro. Lo stacco deve essere completo;
- Prepariamoci alla vacanza, magari incuriosendoci sul luogo che visiteremo o viaggiando con la mente;
- Stabiliamo un nuovo ritmo temporaneo, rallentando e godendocelo;
- Creiamoci aspettative attendibili o non programmiamo giornate impossibili da affrontare;
- Prendiamoci, se possibile, qualche giorno di stacco anche durante l’anno.
Dott.ssa Gloria Baio – Psicologa Psicoterapeuta
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