Perdere tanto peso in poco tempo è fattibile? E, soprattutto, è efficace e sicuro?

Partiamo da una considerazione generale: dimagrire in fretta non è quasi mai una necessità di salute. Piuttosto rappresenta il desiderio di rimediare in breve tempo, perlopiù per finalità estetiche, ad un incremento del peso corporeo altrettanto rapido. Per questo, le richieste di perdere peso (e perderlo in fretta)  aumentano tipicamente nei periodi post-natalizi, post-feriali, post-infortunio ecc.

Una doverosa premessa: la necessità di ristabilire il peso fisiologico desiderabile rappresenta un bisogno reale e legittimo. Il peso corporeo è una variabile biologica, e in quanto tale è normale che subisca variazioni e oscillazioni, attraversando anche fasi di aumento. Se in questi momenti non si ripristinasse il proprio equilibrio, ciò potrebbe portare un individuo ad aumentare progressivamente di peso nell’arco della propria vita, fino ad arrivare a situazioni di grave sovrappeso, oppure obesità.

È importante però tenere a mente che oscillazioni di peso di rilevante entità non sono mai raccomandabili.

 

A cosa corrisponde un dimagrimento adeguato?

Gli esperti – e le linee guida – concordano che il tasso raccomandato per la perdita di peso varia tra mezzo chilo e un chilo a settimana.

Troppo poco? Ad alcune persone potrebbe sembrare un dato insufficiente, probabilmente anche a causa del martellante marketing di programmi dimagranti e integratori miracolosi, che negli anni ci ha abituati a numeri ben più significativi. È importante però ricordare che, nella maggior parte dei casi, non si tratta di cifre realistiche, bensì di risultati gonfiati al semplice scopo di incrementare le vendite.

 

Perché i nutrizionisti sconsigliano le diete lampo?

Un nutrizionista abilitato (biologo nutrizionista, medico dietologo o dietista) è innanzitutto un professionista della salute. In quanto tale, il suo lavoro non è far calare l’ago della bilancia il più rapidamente possibile, ma tutelare la salute dei suo pazienti a 360°.

Una dieta è uno strumento che agisce direttamente sulla salute delle persone, sulle loro abitudini e sul loro stile di vita. E, come ogni strumento, non è privo di effetti collaterali:

  1. Dimagrimento rapido ≠ dimagrimento di qualità: un perdita di peso graduale si accompagna ad una maggiore perdita di massa grassa, mentre le diete lampo portano ad una perdita del glicogeno muscolare e si associano ad una maggiore perdita di massa magra. In sostanza: è vero che il peso cala in fretta, ma si rischia di dimagrire male, perdendo parecchio muscolo.
  2. Mantenimento dei risultati: le diete-lampo sono brusche e restrittive per definizione, riducono significativamente l’intake energetico giornaliero e pongono limiti molto rigidi alle abitudini delle persone, spesso andando in contrasto con le uscite e aspetti più sociali/conviviali. È facile quindi intuire che regimi di questo tipo non risultano sostenibili nel tempo… e quando questo accade, il peso perso viene recuperato nel giro di poco tempo (è il famoso effetto yo-yo).
  3. Inadeguatezza nutrizionale: le diete lampo comportano spesso esclusione di alcuni gruppi alimentari, la limitazione di grassi e/o carboidrati, e nel tempo possono portare anche a carenze di micronutrienti come ferro e calcio. Questi aspetti confermano che si tratta di regimi inadeguati a garantire un buono status nutrizionale nel lungo periodo.
  4. Risvolti psicologici: pratiche di dimagrimento rapido si associano quasi sempre ad un’insoddisfazione per la propria immagine corporea, e sono associate all’insorgenza di problematiche legate al comportamento alimentare (digiuni seguiti da abbuffate, attività motoria eccessiva…) che, se non arginate sul nascere, possono in casi estremi arrivare fino a disturbi alimentari veri e propri.

 

In questo articolo abbiamo parlato di dimagrimento rapido come scelta individuale, mirata ad un miglioramento estetico della propria forma fisica.

Per contro, esistono invece molti casi dove il dimagrimento rapido è una necessità terapeutica: si tratta però di scenari che pertengono alla nutrizione clinica, in particolari casi con patologie di grave entità, potenzialmente ad elevato rischio cardiovascolare, che vengono seguiti con protocolli specifici sotto stretta sorveglianza medica.

Se desideri intraprendere un percorso per la perdita di peso, è altamente sconsigliato il fai-da-te. Ogni dieta per essere sostenibile ed efficace dovrebbe essere personalizzata, e soprattutto messa a punto da uno specialista. Se sei alla ricerca di consigli o non sai da dove iniziare, la biologa nutrizionista di studio sarà a tua disposizione per fornirti gli strumenti a te più utili.

Dott.ssa Francesca Bordina – Biologa Nutrizionista