Tutori di ginocchio – Parte Seconda
Esistono sul mercato un gran numero di modelli e varianti di tutori di ginocchio, prenderemo perciò in considerazione i tipi di più frequente prescrizione.
Differenti sono i motivi per la quale viene scelto un tutore rispetto ad un altro:
Rispetto al disturbo, alla patologia e alla funzionalità dell’articolazione da preservare, le caratteristiche tecniche ed il materiale.
Generalmente le ginocchiere vengono utilizzate per lo sport, utilizzo per il lavoro, dopo un intervento, oppure per tutela dopo un infortunio e di aiuto alla riabilitazione. E’ importante seguire le indicazioni dello specialista per il suo utilizzo e le indicazioni del tecnico per l’adattamento e mantenimento adeguato dell’ausilio.
Ginocchiere Aperte (con foro rotuleo)
Secondo il materiale di fabbricazione, gli elementi incorporati nelle ortesi, e la loro disposizione, sono provviste di rinforzi collocati superiormente o contornanti la rotula.
Si cerca anche un effetto compressivo con differenti materiali e secondo il tipo di lesione.
Le ginocchiere non devono schiacciare il ginocchio, per non bloccare la circolazione sanguigna nelle gambe, ma devono comunque essere ben aderenti per non scivolare
Questi complementi incorporati vanno diretti a trattamenti di patologie concrete. Possiamo distinguere quelli diretti al controllo della rotula e quelli che, a mo’ di fermi, evitano o riducono spostamenti di questa (movimenti di lateralità, superiormente o inferiormente) e quelli che stabilizzano il ginocchio affetto da patologia capsulo-legamentosa, il che si consegue mediante staffe laterali e cinte che conferiscono maggior rigidità all’insieme. Più rigide sono queste staffe, maggiore sarà la stabilità ottenuta.
Ortesi per la stabilizzazione del ginocchio
Indicate per le lesioni capsulo-legamentose. Possono essere di diversi materiali ed essere aperte o chiuse, in questo secondo caso, possono avere incorporate le aggiunte di rinforzi come visto in precedenza.
Con l’aggiunta di rinforzi verticali mediali e/o laterali il cui materiale di base è costituito da alcune spirali fini di acciaio flessibili (indicate ad esempio per lesioni dei legamenti laterali del ginocchio e come protezione post intervento) o sostituite con lamine rigide che permettono la flesso estensione e bloccare l’iperestensione quando si cerca maggiore stabilità in senso lateromediale.
I feltri regolabili permettono di regolare la compressione e/o controllare la mobilità in base all’attacco di questi ad altri supporti di sostegno.
Ogni ortesi presenta delle proprie specifiche rendendo il suo utilizzo, in determinati casi, migliore rispetto che ad altri.
È sempre molto importante affidarsi alle indicazioni del medico che ha prescritto l’ausilio, ma anche cercare di scegliere tra quei modelli che si prestano ad essere utilizzati in maniera veloce e comoda.
La scelta del tutore in termini di materiale, durezza, spinte e accesso è importante per identificare i punti di forza ed i punti di debolezza per una miglior efficacia e un corretto utilizzo nel tempo.
Dott. Calloni – Tecnico Ortopedico
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